Stimolazione Neuromuscolare
La tecnologia permette di realizzare un allenamento fisiologico atto ad espandere e contrarre i muscoli “target”. Di fatto l’intera struttura muscolare subisce un “rimodellamento”, ovvero l’incremento della densità e performance delle fibrille muscolari nonché la produzione di nuove catene proteiche che accrescono il volume muscolare. L’ ”iperlavoro” muscolare indotto comporta una cospicua richiesta di “energia” questa viene reclutata dal tessuto adiposo limitrofo al muscolo stesso; tale tessuto, così direttamente coinvolto, subirà un fisiologico decremento. Specifici trasduttori, in sinergia con adeguati parametri fisici del campo elettromagnetico generato, permettono un’elevata selettività dei distretti da trattare.
Come funziona: Parla il linguaggio del corpo.
L’elettrostimolazione è una metodica che si propone di attivare una contrazione efficace del muscolo con una minima quantità di energia elettrica evocando lo stesso risultato di una contrazione generata dal sistema nervoso endogeno. La stimolazione neuromuscolare viene fisiologicamente indotta da un impulso elettrico “generato” dal sistema nervoso centrale che viene poi inviato al muscolo attraverso i nervi. Detti impulsi possono essere rilevati e analizzati per via strumentale, tramite l’Esame Elettromiografico. L’elettromiografia è una procedura normalmente utilizzata a fini diagnostici finalizzata per una valutazione dello stato di salute dei muscoli e dei nervi periferici che in sinergia interagiscono. Lo “studio dell’onda elettrica” ha permesso di generare una stimolazione esogena che risulta tanto più efficace quanto più sarà la sua similitudine a quella fisiologica rilevata “elettromiograficamente”.
Fotobiomodulazione
Il termine Fotobiomodulazione indica la metodica connessa all’incremento delle “performance” cellulari utilizzando fonti di energia luminosa in atermia, ovvero un’energia a bassa intensità, senza effetti termici e senza ablazione della superficie cutanea. La rigenerazione cellulare conseguente all’utilizzo di questa tecnologia stimola una catena di reazioni vitali che influenzano positivamente le condizioni biologiche dei tessuti. Il risultato sarà un’efficace azione dermo-rigenerativa e dermo-rivitalizzante ma anche di tonificazione dei tessuti, incremento della circolazione e decremento di gonfiore e ritenzione idrica.
Pompa muscolare scheletrica
Il ritorno venoso degli arti al cuore è indotto da diversi fattori, tra i quali di primaria importanza risulta la “pompa muscolare scheletrica”. La contrazione muscolare esercita un’azione meccanica di compressione sulle vene, dove la presenza di valvole “unidirezionali”, definite a “nido di rondine”, impedisce il reflusso del sangue. A ogni contrazione muscolare la vena viene compressa e, conseguentemente, il flusso ematico viene indotto in avanti in direzione del cuore in senso centripeto. Un apposito software consente ai SEI APPLICATORI, adeguatamente posizionati, di supportare ed amplificare le funzioni circolatorie fisiologiche e prevenire complicanze da alterazioni della circolazione venosa o/e linfatica.