Farmacia dei Servizi? I dati confermano che è la scelta giusta
Un tempo i farmacisti erano chiamati speziali o alchimisti: figure alla continua ricerca dei poteri curativi delle piante, grazie alle quali cercavano di lenire i malesseri delle persone che desideravano aiuto e conforto. Nei secoli più recenti però la farmacia ha acquisito indipendenza e pur continuando a ricevere e ad amalgamare in sé i contributi delle conoscenze scientifiche disponibili, si è concentrata su un settore specifico, quello della dispensazione del farmaco al pubblico (dal greco antico phàrmakon, vocabolo con la duplice traduzione di “veleno” ma anche “rimedio”). Parlare oggi della farmacia significa valutare tutti i rapporti ed aspetti tecnologici, culturali, filosofici, economici e sociologici perché da dispensatrice di farmaci si sta trasformando in erogatrice di servizi. Quello a cui stiamo assistendo dal 2009 è difatti una nuova evoluzione del sistema, un cambio epocale paragonabile a quello avvenuto nella seconda metà del 1800, quando da drogherie e negozi di spezie le attività sono diventate laboratori galenici per la dispensazione di specialità medicinali “su misura”, sempre più focalizzate sulla cura delle patologie. Un primo passo verso la Farmacia dei Servizi.
L’evoluzione della farmacia
Dopo circa 40 anni di stasi e crisi anche economiche il vero salto di qualità è rappresentato dall’ideazione di un nuovo modo di fare farmacia. L’obiettivo è quello di farne un presidio di zona dove poter effettuare analisi di prima istanza, trovare personale formato e dedicato alla corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche, svolgere trattamenti con device di ultima generazione, attivare forme di assistenza a domicilio per i pazienti più fragili. Infatti, la Farmacia dei Servizi potrà collaborare alle iniziative che tendano a garantire il corretto utilizzo dei medicinali e incrementare l’aderenza dei pazienti alle terapie, nonché partecipando alle campagne di prevenzione delle patologie a forte impatto sociale. Tutto questo sarà possibile integrando la farmacia di comunità all’interno delle reti assistenziali integrate, basate sulla costruzione di percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali. La farmacia si sta trasformando in luogo di interazione sanitaria tra professionisti di numerosi settori e pazienti.
Il farmacista non effettua più la sola dispensazione del bene farmaco ma applica le proprie conoscenze sulle modalità di utilizzo del farmaco stesso, per il miglioramento globale della salute del paziente, sempre in un’ottica di collaborazione multidisciplinare con gli specialisti della salute e del benessere. Affidare alla farmacia un ruolo così determinante per il SSN è stato quasi “spontaneo” grazie alla capillare dislocazione sul territorio delle farmacie esistenti ed alla competenza scientifica del farmacista.
La centralità del farmacista come professionista può essere determinante in quanto è soprattutto dalla sua opera professionale che il sistema può ricavare un valore aggiunto sia dal punto di vista economico, che dal punto di vista assistenziale. Il farmacista non è un operatore commerciale, ma rappresenta una realtà fortemente integrata all’interno del sistema sanitario nazionale in grado di inserire la farmacia all’interno di una rete di informazioni e servizi per la salute. La professionalità dei farmacisti derivante dalla formazione scientifica è la base del rapporto fiduciario tra farmacista e paziente.
Anno nuovo, farmacia dei servizi nuova?
Negli ultimi anni – a partire dal periodo pandemico in poi – tanti sono stati gli eventi che hanno trasformato il lavoro quotidiano del farmacista, sia esso titolare o collaboratore, nell’ambito della farmacia. Il 2024 dovrebbe essere l’anno di svolta, un’accelerazione verso nuovi modelli di farmacia che dalla fase sperimentale troveranno piena applicazione in questo anno appena iniziato. Ci riferiamo alla progressiva introduzione del modello di Farmacia dei Servizi che vedrà sempre più coinvolti i presidi territoriali della rete delle farmacie in attività di screening, di trattamenti medico-estetici, in campagne di vaccinazioni e in progetti di valutazione di aderenza alla terapia che ancora una volta confermano il valore aggiunto della farmacia come esercizio sanitario più prossimo, in termini sia concreti sia figurati, alle esigenze di salute del cittadino.
I primi dati raccolti nelle Regioni che per prime hanno avviato la sperimentazione sono particolarmente incoraggianti e l’apprezzamento da parte del pubblico (l’80% si dice soddisfatto) lascia ben sperare coinvolgendo via via le farmacie in attività che, seppur legate al mondo della salute, allargano gli orizzonti verso competenze sempre più ampie nel campo del benessere. Si tratta di un passo avanti che permette alle farmacie di organizzare e proporre prestazioni in grado di rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini, questa trasformazione rappresenta uno step importante nel percorso verso la piena e uniforme attuazione della farmacia dei servizi. Gli esercizi farmaceutici saranno messe in condizione di organizzare e proporre prestazioni in grado di rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini. Un passo fondamentale per l’assistenza di prossimità.
La Farmacia dei Servizi: un volano di sviluppo per la sanità nazionale
Uno strumento integrativo nel quadro delle cure primarie e di sostegno alla deospedalizzazione della sanità. Una nuova farmacia in cui il cittadino trova risposte ai problemi e ai bisogni. I farmacisti devono vivere questa attività come punto di svolta per una professione molto antica e devono rendersi conto che i cittadini, ancora di più quando sono malati, si interessano ai nuovi servizi perché comprendono il valore sociale della sperimentazione, sapendo che la farmacia è sempre aperta e pronta a dare risposte sul benessere con competenza e umanità.
Le farmacie che hanno aderito alla sperimentazione hanno un solo obiettivo: elevare il livello di tutela della salute della popolazione. Una conferma del ruolo della Farmacia dei Servizi come primo presidio sociale e sanitario sul territorio, ma anche un’occasione di fidelizzazione della clientela e di gratificazione professionale. La sfida, ora, è incrementare i servizi alla popolazione. Come? Top Quality Pharmacy nasce per rispondere a questa necessità, vuole aiutare e supportare lo specialista attraverso servizi post-vendita e di digital marketing su misura per ogni situazione.
La cabina estetica in farmacia
Nel corso degli ultimi anni la cabina estetica ha assunto un ruolo sempre più importante all’interno delle Farmacie, a conferma di un cambiamento di paradigma da parte delle persone, che non si limitano più alla cura, ma cercano risposte in grado di garantire un benessere completo: bellezza e salute in totale armonia. Il mercato dei trattamenti estetici non invasivi sta vivendo un momento di elevata prosperità: rappresenta una strategia vincente per farmacisti e titolari di Farmacie ampliare la propria offerta e avvalersi di apparecchiature elettromedicali, al fine di fidelizzare i propri pazienti e massimizzare la redditività della propria attività.
Top Quality Pharmacy offre una vasta gamma di servizi pre e post vendita in grado di assistere lo specialista, un’offerta formativa altamente professionale e il supporto di esperti del settore e consulenti scientifici. Una strategia commerciale unica nel suo genere. Top Quality Pharmacy vuole affiancare lo specialista e supportarlo con device innovativi creati su misura per lo spazio farmacia e per i suoi clienti. TQP è un’azienda che fornisce non solo tecnologie di ultima generazione, ma servizi in grado di trasformare l’attività in una vera e propria Farmacia dei Servizi.