La Farmacia e il mondo e-commerce
Se fino a qualche anno fa poteva sembrare impossibile che arrivassimo a parlare di vendita di farmaci online oggi invece si registra una forte e costante crescita di questo trend.
L’idea di acquistare farmaci in rete o anche solo prodotti che normalmente si comprano in farmacia, come integratori alimentari e cosmetici, per molti rimane ancora un tabù. Siamo abituati ad essere consigliati, a chiedere la differenza tra le marche, a esternare i nostri dubbi per essere magari rassicurati proprio dal farmacista.
Tutte cose che online non possono essere evidentemente replicate.
Nonostante questo però il canale dell’e-commerce farmaceutico è a dir poco balzato alle stelle negli ultimissimi anni: nel 2019 la cifra si aggirava sui 234 milioni e nel 2020, causa anche la pandemia, si sono toccati i 389 milioni (che corrisponde a circa il 66% in più rispetto all’anno precedente). Numeri che possono sembrare alti ma che in realtà non lo sono se li paragoniamo a quelli di Germania, Gran Bretagna e Paesi Scandinavi dove è possibile acquistare anche i farmaci con prescrizione medica, vietati invece in Italia.
Ma cosa spinge i consumatori ad acquistare online i prodotti farmaceutici consentiti?
Questo ciò che abbiamo scoperto:
- la comodità. Soprattutto nell’ultimo anno abbiamo capito quanto l’e-commerce, di qualunque settore, sia estremamente comodo: si accede ad ogni ora di ogni giorno, da casa o da qualunque luogo ci si trovi
- anonimato. Sono molte le persone che preferiscono la riservatezza più totale, soprattutto in caso di farmaci, e acquistando online si può ottenere senza troppa fatica
- ampia scelta. Sicuramente anche nelle farmacie “fisiche” si può scegliere tra più brand e formati ma in genere l’offerta delle piattaforme online sono ampissime e permettono di fare una rapida comparazione dei prezzi, degli sconti e delle offerte in corso, approfittando delle occasioni più convenienti
Si può parlare quindi di imminente “morte” delle farmacie così come siamo abituati a intenderle? Certo che no!
Come in altri settori, ma forse in questo a maggior ragione, la parte consulenziale rimane importante e fondamentale. Il farmacista, soprattutto nei piccoli centri, è un punto di riferimento con cui confrontarsi per i problemi di salute meno gravi instaurando molto spesso un rapporto di fiducia saldo e durevole.
La sfida, per tutte le farmacie, sarà di integrare in maniera omogenea questa parte “tradizionale”, di rapporto umano, con l’e-commerce.
Si parla in questo caso di omnicanalità, intesa come la gestione di tutti i punti di contatto (fisici e online) tra la farmacia e il cliente con il fine di rendere la sua esperienza di acquisto quanto più funzionale e piacevole.
E’ decisamente importante lavorare nei 2 sensi: da una parte aver cura della relazione con il cliente, ponendosi come dei veri consulenti per il benessere e la salute, dall’altra avviare strategie e azioni a favore delle vendite online, sempre più richieste.
Non sarà un processo facile di certo, occorrerà sviluppare nuove competenze e ampliare quelle già possedute, ma siamo convinti che porterà alle farmacie risultati molto soddisfacenti.